La Palermo-Catania e il camouflage dei poveri

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O'Leary

Osservando il tran tran mediatico di questi giorni, trattengo a stento le risate. Assisto a questo spettacolo circense, con la ressa dei politicanti pronti a risolvere i (nostri?) problemi di mobilità inter-regionale. L’efficienza della macchina politica siciliana si scatena in tutta la sua potenza, riuscendo ad ottenere in pochi giorni quello che in anni e anni non sono riusciti a fare.

Messo fuori campo il trasporto su gomma – per forza di cose – finalmente si trova una scusa per dare un’alternativa di spostamento ai siciliani, che non sia il pullman (tanto amato dalla nostra classe politica…smettetela di pensare male! Malpensanti!).

I nostri eroi si muovono su più fronti, sissignore!

1) Potenziare il trasporto ferroviario per gli sfigati che devono adesso trovare un’alternativa all’auto (non l’auto blu si intenda! Una comune utilitaria).
2) Spendere un altro milioncino per una bretella che dovrebbe in tre mesi ricollegare l’uscita di Scillato all’autostrada, scavalcando il viadotto.
3) Istituire un “utilissimo” volo Palermo-Catania per tutti i signorotti che non si vogliono sporcare con la plebaglia e prendere il treno.

Lo spettacolo circense regala picchi di ridicolaggine che a confronto Cetto La Qualunque è una rappresentazione edulcorata della realtà. Da queste “piccole” cose si palesa lo squallore della mens politica locale. Tutto fa immagine, per questione di principio.

Questo tentativo abbastanza goffo di camouflage (o ammugghiata, qual dir si voglia), volto a coprire la propria mediocrità personale attraverso l’ostentazione del privilegio di casta, posseduto non per qualità politiche, intelligenza, capacità o volontà di agire, ma per l’immeritorio CULO di aver conosciuto le persone giuste al momento giusto, me li fa apparire ancora più piccoli. Ovviamente questo è un discorso tra di noi, perché ai loro occhi gli sfigati siamo noi…

Come altro si potrebbe spiegare altrimenti la necessità di attivare in pochi giorni una rotta senza alcun senso? Palermo – Catania: 20 minuti di volo + 40 minuti o più per raggiungere l’aeroporto, almeno 1 ora prima + tempo di imbarco + tempo di sbarco + tempo dei mezzi per raggiungere il centro. Quanto si risparmia? Dieci minuti rispetto al treno? Quanto si spende? Quanto si inquina? E non solo: che succede nell’ipotesi molto realistica che non si debba raggiungere né Palermo, né Catania, ma uno dei comuni limitrofi? Vi siete chiesti quanto si dilaterebbero i tempi per raggiungere la destinazione, in tal caso?

Pur di giustificare questo delirio, si è parlato addirittura di imbarchi rapidi; per la serie: “l’illogico, subito, a tutti i costi”. E che costi? Ci sarebbe da chiedersi. Il nostro presidente della Regione alza le dita in segno di vittoria, entusiasta di aver “strappato” alle compagnie l’impegno di istituire le rotte aeree. Ma quello che noi vorremmo sapere è invece: quanto ci costerà?

La questione di principio è che il politico DEVE prendere l’aereo, al di là di ogni senso pratico. Lo DEVE prendere, e lo DEVE fare a spese di noi cittadini.

Vogliamo parlare del potenziamento dei treni?! In questi anni siamo stati sommersi di proclami su presunti investimenti colossali che interesserebbero la ferrovia Palermo-Catania, nell’ordine di miliardi di euro, quando nel mondo reale i siciliani viaggiavano – e viaggiano – ancora sui treni a carbone.

E adesso? Adesso si scopre che in appena una settimana è possibile istituire due treni al giorno per Catania, con un tempo di percorrenza di 2:58 minuti (non certo una Freccia, ma sicuramente accettabile). Guarda caso, messi fuori gioco i pullman, Trenitalia, contro ogni previsione astrale, riesce a darci in pochi giorni quello che in anni e anni si era rifiutata di fare. E non solo! A partire da maggio i treni “rapidi” in direzione Catania aumenteranno a ben 9 al giorno! 12 € a tratta.

Ora mi chiedo: un’azienda che fa il proprio interesse economico, non avrebbe dovuto prendere questa decisione almeno trent’anni fa? E qui l’illogico torna a galla.

Signori, mi viene da vomitare. Ci fanno credere che niente si possa fare, che tutto sia impossibile…ma quando viene toccato direttamente il loro interesse, riescono a separare le acque pur di non perderci.

Ci sarebbe quasi da benedire il crollo del viadotto, se non fosse una situazione tragi-comica. E mentre i signorotti del feudo prendono l’aereo sfiorando con la coda il tetto dei palazzi, la gente comune si accomoda dignitosamente laddove è sensato accomodarsi.

Sono felicissimo di poter prendere il treno, collegato da centro a centro in 2:50 h.

A questo punto, poco mi interessa del viadotto, sebbene sia comunque doveroso intervenire, laddove in decenni non si è fatto nulla.

Mi interessa poco perché, cosciente del contesto in cui viviamo, so che si prospetta una nuova odissea. Quell’opera non sarà completa prima di due anni, il che significa che verosimilmente non vedrà luce prima di dieci anni. Ancor più verosimilmente, non vedrà mai la luce. Spenti i riflettori, tutto si acquieterà.

Con questi nuovi lavori, verranno a galla magari altri giri di mazzette, cedimenti strutturali, collaudi fantasma: non ho né il tempo, né la voglia di sprecare attenzioni su vicende trite e ritrite. Lascio volentieri queste cose alla magistratura, e attendo ansiosamente il giorno in cui si vedrà finalmente UN responsabile pagare per i propri sbagli.

Per una volta tanto mi godo IO un privilegio, sebbene frutto di una coincidenza astrale: la Sicilia non è tagliata in due, finalmente è riunita: grazie al treno.

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32 Thoughts to “La Palermo-Catania e il camouflage dei poveri”

  1. punteruolorosso

    facciano il raddoppio ferroviario palermo-catania, città collegate in un’ora, e non ci saranno più scuse.

  2. cirasadesigner

    Condivido appieno quello che hai scritto caro Andrea, la vera soluzione sarebbe quelle del potenziamento delle linee ferroviarie e non limitarci a semplici treni, ma rivedere le linee nel loro insieme raddoppiarle ed elettrificarle.
    Se solo si puntasse a questo, la nostra regione sarebbe molto più semplice da girare e scoprire nei suoi innumerevoli ed incantevoli aspetti.
    Due città come Palermo e Catania, dovrebbero essere collegate con almeno un treno all’ora e quest’ultimo dovrebbe impiegarci non più di un ora e mezza da e per i capoluoghi…
    Queste cose non sono fantascienza, ma solo il frutto, se solo si volesse, di spese infrastrutturali necessarie.
    Si stanno spendendo Miliardi di € per la Val Susa per una linea che già sappiamo non ha alcuna redditività, si parla di 50 miliardi e non si riesce e a trovare qualche miliardo per rendere le nostre città più vicine e togliere nello stesso tempo tanto traffico veicolare su gomma sulle nostre strade.
    Le dorsali tirreniche ed ioniche devono assolutamente essere potenziate e completate insieme alla linea interna PA/CT in maniera da poter accogliere materiale rotabile più performante.
    Se solo si volesse, si potrebbe collegare Trapani a Siracusa /Ragusa in meno di 3 ore, invece al momento, se ti va bene, ce ne vogliono 11, manco se andassi a dorso di mulo.
    Ma forse é questo quello che ci meritiamo, visto che, come somari, continuiamo a premiare i soliti noti….

  3. basilea

    L’aereo per Catania e’ assolutamente inutile perche’ fra tempi morti per raggiungere Punta Raisi,e tutte quelle complicazioni e controlli prima dell’imbarco, si impieghebbero almeno 4 ore……
    Il treno (da maggio dicono che ci saranno 9 corse al giorno ) in 2,50 compie il percorso da centro a centro.
    E’ auspigabile che ci mandino qualche convoglio nuovo: speriamo che il Presidente Mattarella si ricordi di noi…………

  4. basilea

    correggo: e” auspicabile

  5. Templare

    La notizia dell’istituzione dell’aereo è stata accolta da molti nostri concittadini come una benedizione. Ignoranza e superficialità sono la prinicpale fonte di sussistenza per questa classe politica, nessuno escluso, che ci governa da 70 anni.

    Questo volo servirà soltanto ai politici e ai burocrati regionali per andare a Palermo da Catania e tornare indietro la sera, a spese nostre chiaramente.

    Ridicoli.

  6. walter

    Salve, volevo complimentarmi con l’autore dell’articolo, condivido ogni concetto da lei scritto,volevo lanciare un’idea visto che le grandi menti che in Sicilia gestistono le ferrovie non ci arrivano, mi pare di capire che il problema non è solo dei pendolari o menager che dir si voglia, il problema vero è per le merci che ogni giorno fanno la spola tra le due città, perchè non fare i ” ROLA ” o autostrade viaggianti come al nord per i valichi i TIR salgono sui ROLA a Catania Bicocca e scendono a Palermo Brancaccio e viceversa, che ne pensate.Saluti

  7. Mr.Head

    Andrea condivido quanto hai detto tranne di ” benedire il crollo del viadotto “. L’ alternativa di un servizio ferroviario adeguato è giusto, per chi pendola ogni giorno, ma non abbiamo una’ alternativa per il trasporto commerciale!!! Le due città economicamente sono molto legate, e si sa l’ economia gira su gomma e se non risolvono il problema autostradale Palermo sarà sempre più isolata rispetto a Catania, con il conseguente aumento dei prezzi alimentari e non…

  8. Mr.Head

    Pensate se crollasse un viadotto della Pa-Me!!!!
    Palermo sarebbe un’ isola nell’ isola!!!!!

  9. @Mr Head preciso che era una frase ironica 🙂

  10. Mr.Head

    @Andrea Baio
    Tranquillo!!! 🙂

  11. Mr.Head

    Sicuramente non benedico i crolli dei ponti!!!!

  12. Mr.Head

    Scusa… ma continuo a scherzare 🙂

  13. alvarezlimao

    A Trenitalia non le importa nulla della Sicilia, già loro guadagnano bene con le frecce da Salerno al nord. Il trasporto regionale in Sicilia e nn solo è ridotto al lumicino.

  14. Oggi appare chiaro come il sole che sia Trenitalia che Anas si sono nel corso degli ultimi 40 anni e piu’ totalmente disinteressati della Sicilia. Le strade colabrodo, pericolosissime e senza manutenzione, una rete autostradale indegna e mal gestita, la sicilia sud-occidentale non toccata da alcuna autostrada, quella sud-orientale che vede arrivare l’autostrada da siracusa fino a rosolini credo…
    Per non parlare poi delle ferrovie, reti dell’era fascista, a singolo binario, talvolta non elettrificate, moltissime delle quali dismesse.
    Sempre a dismettere linee ferrate e a tagliare il numero di frequenze, per trovare poi la scusa che nessun investimento sarebbe mai stato sensato.
    E si scopre che la 5 e la 10 citta’ italiana erano collegate da 2 treni soltanto.
    Oggi per magia Trenitalia mette 9 treni al giorno…

    Ora, inutile prendersela con Trenitalia o Anas. Noi abbiamo una istituzione Regionale che dovrebbe fare i nostri interessi. Nessuno ha mai alzato la voce, nessuno ha mai fatto nulla. L’interesse e’ sempre stato tenere a bada il Siciliano.

    Loro rubano, Roma gli fa fare quello che vogliono, poi quando serve sbandierano cifre insensate e promettono un po’ di posti precari, e tutti sono contenti: chi si vende il voto per una miseria, Roma che puo’ avere l’appoggio in tutte le questioni di carattere nazionale, e loro che possono vivere da nababbi.
    Il resto, gli altri 5 milioni di siciliani, o emigrano o se la vadano a prendere in quel posto.

  15. Lucka90

    Un collegamento aereo è ridicolo, oltre che inutile, economicamente e ambientalmente deleterio. In qualunque regione trasporto locale equivale a dire trasporto ferroviario, a maggior ragione quando ci si sta orientando verso uno sviluppo sostenibile. Ricordo che per sostenibile si intende sopratutto duraturo nel tempo!

  16. gerry69

    Diciamo che questa potrebbe essere l’occasione per firmare questo benedetto contratto di servizio Regione-Trenitalia.
    La situazione delle strade è pessima e se ne è già parlato in ogni dove.
    Non è mai stato pensata una viabilità alternativa come se (a prescindere dalla frana) questa autostrada potesse essere immortale. E’ vero si, che la progettazione per i tempi (anni 60) proprio in quel tratto è stata ardita…. non dimentichiamo che l’autostrada da buonfornello a Tremonzelli è praticamente poggiata all’interno di un lungo (ma anche largo) canyon. Ma è altresì vero che in questi 50 anni si poteva pensare ad un collegamento da Santo Stefano di Camastra a Caltanissetta/Enna…… Magari oggi saremmo nella fase di approvazione…..

  17. KINGDOM

    col beneficio che, dal punto di vista orografico e geologico, un conto è fare un’infrastruttura nel piattume della pianura padana, un altro conto è farlo sulle montagne russe calabresi e siciliane; un territorio, il nostro, totalmente impervio e difficile da domare. Detto ciò, se stanno facendo una TAV sotto i 4800 metri di altezza del monte bianco, non vedo la difficoltà di farne una che passando sotto le madonie colleghi palermo e catania in 50 minuti. Anche in politica, come in ogni cosa della vita, è questione di SCELTE.

    Purtroppo, nei commenti precedenti, leggo che quasi tutti si accontentano di un raddoppio degli attuali binari. Invece, noi abbiamo l’obbligo di pretendere di più…se auspichiamo il semplice raddoppio della ferrovia, vuol dire che al frecciarossa in sicilia ci arriveremo tra 50 anni.

    La proposta avanzata di un volo tra palermo e catania è semplicemente stupida, perchè ci vorrebbero almeno 3-4 ore per raggiungere catania e viceversa.

  18. medoro

    Oro colato quello che hai scritto Andrea. Comunque notizia dell’ultima ora si vocifera anche sull’ipotesi del teletrasporto stile Star Trek: “Sig. Spock : ENERGIA !”

  19. cirasadesigner

    Se guardiamo il tracciato della linea Pa Ct, ci rendiamo conto che questa è il risultato di un progetto vecchio di secoli, quando ancora la ferrovia aveva la pretesa di collegare davvero i centri piccoli e grandi…
    Ricordo che da piccolo, quando andavo al paesino natale di mio padre, Comintini, in provincia di Agrigento, rimanevo piacevolmente colpito dal fatto che questo paesino, pur con meno di 1000 ab avesse due stazioni ferroviarie separate e con linee diverse.
    Ebbene è lo stesso caso della Palermo Catania, passato il bivio di Fiumefreddo, come d’ incanto ci si trova catapultati verso il passato, ma stavolta nulla a che fare con i famosi film di Zemeckis e Spilberg… paesi come Cerda, Sciara, Marionapoli, Vallelunga Pratameno, e chi ne ha più ne metta… collegati dalla vecchia ferrovia che 50 anni fa era ancora teatro di sbuffanti locomotive a vopore oggi scenari impossibili per i nostri Minuetto….
    La vecchia linea potrebbe benissimo essere impiegata per il trasponto merci, sia su carro che su carri interdodali, per garantire un efficiente trasporto merci tra Catania Bicocca e Palermo Brancaccio, intercettando anche le linee che da Agrigento collegano Caltanissetta…
    Una linea a doppio binario deve essere pensata invece per costituire una vera dorsale di collegamento tra l’ovest e l’est dell’Isola dove Degli ETR 450 o 480 possano tranquillamente circolare considerando che i tracciati non potranno mai essere rettilinei come sulla pianura padana. Lo so che la mia visione è assolutamente pazzoide, ma come scriveva qualcuno prima di me, se davvero siamo italiani come gli altri, non vedo perchè in Sicilia queste cose non debbano essere realizzate.
    La “povera” Andalusia è collegata a Madrid e da qui a Barcellona e resto d’Europa con l’alta velocità, e se il ponte rimarrà un progetto nei cassetti, che almeno ci diano la possibilità di collegare la nostra isola come si deve.

  20. Calò

    Chi dice che Trenitalia e Anas se ne fregano della Sicilia è profondamente disinformato.

    Il punto non è alzare la voce e battere i pugni sul tavolo. Vi do solo dei dati: la regione Lombardia spende ogni anno per il trasporto ferroviario regionale(Numero di corse e materiale rotabile) 400 milioni di euro. La regione Toscana ne spende 235 milioni di euro.
    La regione Siciliana con un’autonomia assolutamente accentuata rispetto a queste regioni e con 5 milioni di abitanti(la Toscana ricordo a tutti che ne 3,5 milioni di abitanti, la Lombardia 10 milioni), non solo non firma un contratto di servizio dal 2009, ma se lo farà( e sembra che finalmente si siano decisi), verserà ogni anno un corrispettivo di 111 milioni di euro. Vi lascio immaginare cosa significa questo.

    Questione Anas: la rete autostradale in Sicilia è molto estesa, dire diversamente significa essere intellettualmente disonesti. Alcune aree dell’isola non sono toccate è vero, ma le tre principali città sono bene collegate alla rete autostradale. E per il resto ci sono diversi progetti per l’ampliamento della rete autostradale, mi viene in mente la superstrada Caltanissetta – Agrigento, la superstrada Ragusa – Catania o il raddoppio della strada statale Mazara del Vallo – Trapani. Le nostre autostrade, a parte quelle date in concessione a quel carrozzone regionale, chiamato CAS, sono senza pedaggio.
    Le autostrade del nord Italia saranno pure a pedaggio, ma andatevi a vedere che manutenzione hanno e come riescono a svilupparle. Nel momento in cui il privato ha in concessione l’autostrada, ha poi tutto l’interesse a migliorarla.
    Non vogliamo il pedaggio? Va bene, cosa anche giustificabile visto che in altri paesi europei non c’è, ma bisogna vedere come garantire la manutenzione alle nostre autostrade, in un periodo in cui le risorse di certo non sono infinite. Quindi significa che stato e regione ci devono mettere altri soldi.

    Quindi il problema non è l’interesse o il disinteresse di società dello stato che devono ogni anno chiudere il bilancio quanto meno in pareggio, ma il disinteresse totale della nostra classe politica.

    Per quanto riguarda il crollo del viadotto, questo non è un dovuto ad una cattiva manutenzione dell’Anas, ma alla negligenza da parte degli enti preposti alla cura del territorio, tipo la provincia regionale di Palermo, che nel 2005, quando il problema era già stato segnalato e aveva risorse e competenze, non ha fatto assolutamente una mazza.

    Per finire, un volo tra Palermo e Catania non ha alcun senso economico. Il treno già così, col binario unico è ampiamente più competitivo, visti i tempi per andare e venire dai due aeroporti e viste le procedure per imbarcarsi su un aereo che non sono particolarmente brevi. E’ comunque l’emergenza rimarrà finché non fanno una bretella, cosa per cui ci vuole poco tempo. Quindi non mi sembra il caso di spendere soldi(perché è evidente che le compagnie aeree richiederebbero degli incentivi per operare una simile tratta aerea) per una cosa del genere

  21. Calò

    Altra questione è l’alta velocità. L’alta velocità non ha senso in Sicilia, ma questo già lo ripetuto altre volte su questo e altri siti internet. Alcuni pensano che basti prendere bel ETR500(quello che volgamente viene chiamato Freccia rossa per intenderci) e instradarlo su una linea ferrovia. No, non è così. Per portare l’alta velocità fino a Palermo e Catania bisognerebbe realizzare delle linee ex novo da Salerno in giù, con raggi di curvatura e sistema di segnalazione dei treni ERMTS, con costi ovviamente assurdi(almeno una quindicina di miliardi di euro partono e forse sono ottimista), anche vista l’orografia del territorio, non particolarmente indicata. Il tutto per avere 4 – 5 treni al giorno per Roma. Direi che non è proprio il caso.
    Spesso sento parlare dei paragoni con la Spagna. L’alta velocità in Andalucia ci è arrivata grazie all’expo di Siviglia, non per grazia divina. E la Spagna non ha ne la nostra densità urbanistica nè la nostra orografia. Quindi evitiamo paragoni che lasciano il tempo che trovano.

    Pensiamo piuttosto ai raddoppi delle linee principali: Palermo – Messina e Messina – Catania – Siracusa. Questi sono assolutamente prioritari.

    Poi ben venga una velocizzazione delle linee secondarie, a partire dalla Palermo – Catania.

  22. Calò

    * scusate naturalmente intendevo scrivere “l’ho ripetuto”.

  23. drigo

    Autolinee in Sicilia = Mafia

    Punto.

  24. lillopa

    Si potrebbero utilizzare degli aerei del tipo atr 42 e atterrare a Boccadifalco, è diventato aeroporto civile.

  25. hannibal

    Mi complimento con Andrea Baio per l’articolo e vorrei aggiungere un’idea che probabilmente non è stata valutata.
    Oltre agli aerei si potrebbero utilizzare elicotteri multidirezionali. Cioè diversi elicotteri per sedi o città diverse in modo che se uno deve andare a Catania prende l’elicottero per Catania, Ma se un’altro deve andare chessò a Lentini o a vedere Etnapolis ne prende un altro e così via.
    Occorrerebbe solo realizzare i vari eliporti che comunque non credo costerebbero molto.
    L’altra idea sarebbe quella di istituire il car sharing. Cioè Uno parte da Palermo, arriva a resuttano, prende l’elicottero fino a tremonzelli e poi da li prende un’auto in car sharing che utilizzerà assieme ad altri per andare dove si vuole.
    Ma l’idea regina secondo me è quella di azzerare le istituzioni regionali responsabili del disastro mettendoli in mobilità e fare arrivare, pregandoli, squadre di tecnici e ingegneri GIAPPONESI specializzati nella realizzazione di qualsiasi tipo di strada in meno di una settimana. Ma come fanno ? boooo !!! eppure ci sono sul web foto che testimoniano quello che realizzano in poco tempo.
    Provare per credere….. Una cosa è sicura e cioè che noi siciliani siamo nella m….. totale
    Grazie e scusate

  26. hannibal

    Ho letto comunque che diverse associazioni di categoria si sono riunite per promuovere una class action contro l’ANAS e la Regione Siciliana e hanno già dato mandato ad un avvocato per iniziare le procedure. I danni stimati oltre a quelli della ricostruzione del ponte ammonterebbero a diversi miliardi di euro e ultimamente la Cassazione ha stabilito che che è l’ANAS a dovere provvedere senza se e senza ma ai controlli e alla manutenzione delle autostrade di sua competenza per cui se non procederanno con sollecitudine e solerzia sarà l’ANAS assieme alla Regione per competenza territoriale a pagare i danni che, ripeto, sono enormi e forse incalcolabili.
    Ho letto che al momento i danni per le aziende e il popolo ammonterebbero a circa un milione e mezzo di euro AL GIORNO.
    Quindi se impiegheranno 2 anni per aggiustare tutto pensate a quanto dovranno pagare.

  27. Metropolitano

    Pagheranno a partire da 30 milioni (se questi fondi si trovano). E ancora devono dichiarare la fattibilità della bretella di bipass lunga 3km con le rampe per riallacciarla alla A19.
    Parlando con un po di sarcasmo per ora forse è meno costoso fare un’intermodalità terrestre-aerea: percorrere tutta l’autostrada Palermo-Scillato con il bus con una piattaforma per elicotteri all’autogrill Scillato sud, poi elicottero fino a Castellana Sicula o meglio a un piazzale allo svincolo di Tremonzelli da usare come heliporto e poi un altro secondo bus che attende dall’altra sponda per percorrere tutta l’autostrada A19 Tremonzelli-Catania (non più Palermo-Catania).
    Signori, senza contare la A20 (quella in condizioni migliori del sud) abbiamo due autostrade adesso: l’autostrada Palermo-Scillato e la A19 Tremonzelli-Catania, dopo che la frana ha tagliato in due il collegamento originale, altro che stretto di Messina,altro che semaforo Perpignano, che sono disagi presenti da sempre, da aggiungere ovviamente a questo nuovo cavillo.

  28. lillopa

    Quando succedono queste cose, ci accorgiamo quanta è falsa la politica, subito ci propongono 9 treni in più al giorno tra Catania e Palermo, fino ad oggi hanno dato la possibilità ad aziende come la SAIS ad avere il monopolio assoluto(immagino in cambio di cosa),per quanto riguarda la linea ferrata sicuramente in 2 giorni forse hanno allestito il raddoppio ferroviario e non siciliani non ce ne siamo accorti. Chi ddici ummiriri nianti, arrizzanu i carni

  29. Benedetto Bruno

    Vedo forse un analogia fra due situazioni?
    Se gruppi di residenti proponessero e richiedessero la costruzione di una nuova stazione FS per facilitare il loro movimento in città e provincia, le autorità locali molto probabilmente dimostrerebbero di ascoltarli ma non li prenderebbero mai in seria considerazione. Invece, quando fu autorizzata la costruzione del Centro Commerciale Forum ecco che in 4-e- 4-8 comparve la nuova stazione FS Roccella. Mai prima d’allora avevamo visto una nuova stazione FS realizzata tanto velocemente e, escluso il Forum, persino distante da abitazioni e luoghi di lavoro! Cose dell’altro mondo ma non di quello che noi avevamo sempre conosciuto!
    Un sistema governativo che mette al primo posto dei propri obiettivi i soldi invece che le persone può solo funzionare come lo stiamo vedendo funzionare. I sistemi Scandinavi e Canadese, fra altri, insegnano.

  30. pendolare palermitano

    Vedo che parlate di alta velocità quando quello che serve alla sicilia è un sistema di trasporto come si deve senza velocità super soniche.
    Per prima cosa ogni linea ferroviaria siciliana dovrebbe essere velocizzata e raddoppiata.Ma per Velocizzazione significa passare da velocità 85-90 a 150-160.

    Palermo Catania di 243 km basterebbe velocizzare l’attuale linea fino a 150/160 e raddoppiarla e i tempi sarebbero ad essere larghi di 2 ore facendo 10 fermate.

    Idem per le altre linee ,per il resto treni nuovi con velocità adeguate e allestimenti interni adeguati in base alla tipologia di servizio

  31. Metropolitano

    @pendolare palermitano , qui siamo sulla fantapolitica; e comunque nessuno ha detto che devono fare l’alta velocità se non da Salerno in su. Al limite sarà alta capacità che è la base per aumentare l’offerta di treni. Comunque qualche linea siciliana supporta i 150 e 160 km/h. Soprattutto sulla linea tirrenica. Già è tanto che aumentano drasticamente le offerte sulla ferrovia PA-CT. E sono contento di questa decisione.

  32. KINGDOM

    @pendolare palermitano

    secondo te 2 ore palermo catania sarebbe un successo??? io in 2 ore, con 25 euro di biglietto, da roma arrivo a bologna…dobbiamo sempre accontentarci del contentino, eh?

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